Michel Haddi, uno dei nomi più importanti nella fotografia di moda e ritratto da oltre quarant’anni, è celebrato per il suo approccio unico e innovativo. Attualmente residente a Londra, la sua visione artistica è stata plasmata da una vasta gamma di esperienze culturali e personali. La sua ultima mostra, “Oltre la moda”, presso la galleria 29 Arts in Progress, è una testimonianza della sua straordinaria carriera, offrendo uno sguardo approfondito al suo percorso attraverso la fotografia.

Questa mostra di sei mesi offre un’opportunità sia al pubblico che ai collezionisti di immergersi nel mondo di Haddi. Le sue immagini, intrise di una vibrazione di strada distintiva e di un’anima urbana, rivelano anche un tocco di ironia e sensualità, riflettendo la sua personalità multiforme. La mostra presenta alcune delle fotografie più iconiche del suo vasto archivio, con protagonisti personaggi rinomati, supermodelle e icone del mondo della musica e dell’arte. Tra questi, memorabili scatti di David Bowie, Debbie Harry, Djimon Hounsou, John Galliano, Nicholas Cage e Sarah Jessica Parker.

Il lavoro editoriale di Haddi si estende su diversi continenti, con contributi a importanti pubblicazioni come Vogue Italia, Vogue Francia, Vogue UK, GQ, Vanity Fair, The Face e Rolling Stone. Il suo portfolio pubblicitario è altrettanto impressionante, avendo lavorato con marchi di lusso come Armani, Yves Saint-Laurent e Guerlain.

In questa esclusiva intervista con la redazione di DSCENE Magazine a cura di Katarina Doric, Michel Haddi parla delle ispirazioni dietro il suo stile distintivo, dell’evoluzione delle sue tecniche fotografiche e delle opere più significative della sua mostra “Oltre la moda”. Condivide anche riflessioni sull’influenza del suo background sul suo lavoro e sulla sua prospettiva nel bilanciare ironia e sensualità per creare affascinanti narrazioni fotografiche.

Durante la sua carriera quarantennale, come è evoluto il suo stile fotografico e cosa è rimasto costante nel suo approccio alla fotografia? Michel risponde: “Fin dall’inizio mi sono sempre interessato alle emozioni umane, il che significa che non mi sono mai preoccupato solo di un’immagine di moda, che onestamente non richiede di essere un genio, ma per creare un’immagine magica serve determinazione, stile, attitudine. Sin dagli anni ’70 ho seguito questo obiettivo senza paura. Non importava il formato, il colore o il bianco e nero, amo giocare e sono sempre pronto a divertirmi. 20 anni fa pensavo di essere trendy a fare un autoritratto che sembrava un samurai giapponese, e perché non scattare foto con una semplice fotocamera compatta, la parte divertente della storia è che la gente all’epoca pensava che fossi pazzo. Nella mostra a Milano ci sono alcune immagini scattate in quel modo. Per tornare a quello che hai detto, il mio stile è “essere lì al momento giusto, nel posto giusto”, divertirmi, non prendere tutto troppo sul serio e se possibile divertirmi, è tutto dolce”.

Nella sua ultima mostra ‘Oltre la moda’, quali opere rappresentano più intimamente il suo percorso come fotografo? Michel condivide: “C’è un’immagine di un fiore, un Anterium con un antemine duro e quel fiore è tra le gambe della mia amica Natalia Avelon. Una copertina che abbiamo scattato per Playboy l’anno scorso. Ancora una volta, si tratta di mostrare cose che non ci sono, ma che sono suggestive”.

Avendo fotografato molti volti famosi e icone, c’è un soggetto o un servizio che si distingue come particolarmente memorabile o significativo nella sua carriera? Michel risponde: “Forse i Red Hot Chili Peppers, perché ero a Berlino con loro per un servizio su Interview Magazine quando il muro è crollato, quindi puoi immaginare il pandemonio e il fracasso, la caduta di un grande impero. Il blocco comunista quel giorno è caduto nell’oblio totale. In ogni caso è stato epico e mentre andavamo sul muro per distruggerlo e per completare il servizio per la rivista.

In conclusione, Michel Haddi ci ricorda come le sue radici culturali franco-algerine abbiano influenzato il suo lavoro: “A dire tutta la verità, sono nato a Saint Germain des Près e sono cresciuto in un orfanotrofio di destra dall’età di 9 anni con mia madre che ho visto raramente, e in una zona difficile. Nonostante tutte le cose brutte che ho visto, sono un ragazzo francese fino in fondo”. La sua provenienza e le sue esperienze di vita hanno sicuramente contribuito alla sua visione artistica unica e al suo approccio audace alla fotografia.

Sezione FAQ:

1. Chi è Michel Haddi?
Michel Haddi è un famoso fotografo di moda e ritratto con una carriera di oltre 40 anni.

2. Cosa è “Oltre la moda”?
“Oltre la moda” è una mostra di sei mesi organizzata presso la galleria 29 Arts in Progress che offre un’opportunità di esplorare la straordinaria carriera di Haddi attraverso la fotografia.

3. Quali sono alcuni dei soggetti delle fotografie di Haddi?
Le fotografie di Haddi includono personaggi rinomati, supermodelle e icone del mondo della musica e dell’arte, come David Bowie, Debbie Harry, Djimon Hounsou, John Galliano, Nicholas Cage e Sarah Jessica Parker.

4. Dove ha pubblicato il suo lavoro Haddi?
Haddi ha pubblicato il suo lavoro su importanti riviste come Vogue Italia, Vogue Francia, Vogue UK, GQ, Vanity Fair, The Face e Rolling Stone.

5. Con quali marchi di lusso ha collaborato Haddi?
Haddi ha collaborato con marchi di lusso come Armani, Yves Saint-Laurent e Guerlain per il suo lavoro pubblicitario.

6. Come è evoluto lo stile fotografico di Haddi nel corso della sua carriera?
Haddi ha sempre mostrato interesse per le emozioni umane e ha cercato di creare immagini magiche attraverso determinazione, stile e attitudine. Ha giocato con diversi formati, colori e stili nel corso degli anni.

7. Quali opere della mostra “Oltre la moda” rappresentano il percorso di Haddi come fotografo?
Secondo Haddi, un’opera particolarmente intima del suo percorso è un’immagine di un fiore tra le gambe della sua amica Natalia Avelon, scattata per Playboy.

8. C’è un soggetto o un servizio che si distingue come particolarmente memorabile nella carriera di Haddi?
Haddi ricorda il servizio fotografico con i Red Hot Chili Peppers a Berlino mentre cadeva il muro, un momento epico che ha segnato la storia.

9. Come le sue radici culturali hanno influenzato il lavoro di Haddi?
Le sue origini franco-algerine e le esperienze di vita hanno influenzato la sua visione artistica unica e il suo audace approccio alla fotografia.

Link correlati:
Sito web di Michel Haddi
Sito web della galleria 29 Arts in Progress
Vogue Italia
Vogue Francia
Vogue UK
GQ
Vanity Fair
The Face
Rolling Stone